L’amore è eterno finchè dura. Ma quanto dura un matrimonio?

Circolano (in rete e non) le idee più diverse sulla durata media di un matrimonio; l’idea di molti è che ormai duri davvero poco.

Le cose non stanno del tutto così, e a dircelo è l’ISTAT, che annualmente pubblica le statistiche relative all’andamento delle separazioni dei divorzi in Italia.

L’ultimo rapporto disponibile riguarda i dati 2007, e rileva perciò (anche) i primi dati consistenti sull’affido condiviso.

La durata media dei matrimoni è pari a 14 anni per quelli conclusi in separazione e a 17 anni per le unioni coniugali terminate con la sentenza di divorzio (il che è abbastanza ovvio, visto che tra separazione e divorzio debbono passare almeno tre anni).Il 26,5% delle coppie di coniugi separatisi nel 2007 era sposato da oltre 19 anni. Diminuiscono invece le unioni coniugali terminate in separazione prima del quinto anniversari(16,8%).

L’affidamento condiviso dei figli è stato applicato al 72,1% dei figli affidati nelle separazioni (era il 38,8% nel 2006).

All’atto della separazione i mariti hanno mediamente 44 anni e le mogli 41, mentre al divorzio rispettivamente 46 e 42 anni.

Chi vuole consultare i dati completi li trova qui.

PS: nonostante tutto, anche gli avvocati (noi compresi) continuano a sposarsi.




TRE MODI PER NON PAGARE L’AVVOCATO

Pochi lo sanno, ma esistono (almeno) tre modi per assicurarsi a costo zero (o almeno limitato) l’assistenza del proprio avvocato, garantendo comunque a quest’ultimo il pagamento delle spese e degli onorari.

Questo video vi spiega come fare… 😉

Aspettiamo i vostri commenti. Buona visione!

NB – Aggiornamento: alla luce delle intervenute modifiche legislative vi sono ora dubbi sulla praticabilità del patto di quota lite (il resto del discorso conserva la sua validità).

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Chiedere i danni a un medico o a un ospedale. Inutile?

 

Nel valutare se avviare o meno una ricerca di risarcimento danni nei confronti di un medico, di un ospedale o di una casa di cura, viene spesso da chiedersi… se davvero ne valga la pena.

In particolare, è diffusa l’opinione per cui sia impossibile ottenere –soprattutto dal medico incaricato in giudizio quale CTU (consulente tecnico d’ufficio) del Tribunale- un giudizio negativo nei confronti dei colleghi il cui operato è sottoposto a giudizio.

Ma questo è, semplicemente, un luogo comune senza alcun fondamento.

Esistono per fortuna molti bravi professionisti indipendenti che valutano in modo imparziale l’operato dei loro colleghi e permettono dunque un’analisi obiettiva e libera dei fatti e (se è il caso) la ricostruzione delle responsabilità dei professionisti e /o delle strutture coinvolte; e molti sono ormai i giudizi che si concludono col positivo accoglimento di (fondate) domande che il danneggiato ha svolto attraverso il suo avvocato.

E’ stato da poco diffuso il resoconto di uno studio pilota compiuto dall’Osservato­rio sulla responsabilità del me­dico (Orme) esa­minando 1.900 sentenze del Tri­bunale civile di Roma dal 2001 ai primi tre mesi del 2007.

La percentuale di accoglimento di simili domande sarebbe pari al 60%; un dato già di per sé davvero elevato; e che cresce ancora di più se si considera che nel 40% di rigetti vanno anche conteggiate le cause promosse in modo imprudente, o senza alcun fondato motivo giuridico, o ancora senza prove sufficienti a sostegno.

Un simile dato dimostra tra l’altro come sia altrettanto infondato lo speculare pregiudizio –stavolta diffuso dal lato dei medici- per cui le cause sanitarie portino comunque a un qualche risarcimento per chi ‘si lancia’ in accuse anche del tutto infondate.

GMS

[Se avete voglia di discuterne, non esitate a inserire un commento!]

Un video musicale… scritto da noi

A dimostrazione del fatto che nella vita non esiste solo il diritto, vi segnaliamo l’uscita del nuovo video dei Wajiwa, “MAI”, al quale abbiamo avuto il privilegio di contribuire anche noi, quali autori del soggetto e della sceneggiatura.

Al progetto hanno collaborato diversi appartenenti al forum di Videomakers.net, la comunità di riferimento dei videomakers italiani.

Buona visione e buon ascolto a tutti!

Wajiwa – “MAI”

soggetto e sceneggiatura: Spinozzi e Calanna
regia e montaggio: Marcello Saurino e Enrico Barile
operatore/dop: Davide Micocci
scenografia: Agostino Iacurci
trucco: Alessandro Ramin
label: Sanluca Sound

produzione: DEVISEMPREVEDERE PRODUCTION 16:9 VIDEOLAB

[youtube 98I5uONHgDA]