Fàgliela pagare!

Sei arrabbiata, sei arrabbiato.

Adesso basta!

E corri dall’avvocato, chiedendogli di distruggere il tuo coniuge.

Certo! Con quello che ha fatto, si merita di essere massacrato in tribunale!

E a me in quel momento tocca spiegarti come stanno davvero le cose, e cioè che in una causa di separazione nessun giudice potrà darti vera soddisfazione sul piano morale (che è quello che ti fa avvelenare) o costringere il tuo lui o la tua lei a confessare in aula tra le lacrime le sue colpe e le sue mancanze, come vedi nei film.

Il giudizio di separazione, ridotto all’osso, serve (e si interessa) ad altro, deve darti regole e delle garanzie per poter vivere senza l’altro continuando (se si hanno figli) a essere buoni genitori.

Punto.

E allora, salvo casi particolari in cui far causa è necessario per poter capire ad esempio quali sono le sostanze e i redditi dell’altro (se li nasconde e li ha sempre nascosti) o se non vuol sentir parlare di separazione, FAR CAUSA PER SEPARARSI E’ SOLO UN ENORME SPRECO DI SOLDI E DI VITA.

Far causa per separarsi è solo un enorme spreco di soldi e di vita.

L’avvocato guadagna molto di più con una separazione giudiziale, per il semplice fatto che deve lavorarci di più e per un tempo più lungo.

Per te che devi separarti, il risultato pratico non cambia (ti separi), ma il costo sale parecchio, e non stiamo parlando solo di (tanti) soldi ma anche e soprattutto di tempo di vita, la moneta davvero preziosa che buttiamo via come se ne avessimo a mucchi senza accorgerci di averne solo un sacchettino. Nessuno che abbia ricevuto del tempo ritiene di essere debitore, mentre esso è l’unica cosa che neppure persona grata può restituire, diceva Seneca; e aveva ragione da vendere.

Una volta capito che separarsi è ormai inevitabile, guardare indietro non porterà che danni, ne sa qualcosa la moglie di Lot.

Ma allora… come faccio a fargliela pagare davvero?

Semplice.

La miglior “vendetta” (immediata!) contro chi ti ha fatto soffrire è… guardare avanti.

Invece di pensare alla sofferenza patita in passato (che sia un dolore di vent’anni fa o dell’altro ieri), concéntrati sulla consapevolezza che la persona che ti ha fatto del male non t’interessa più.

Perciò da oggi in poi ti riprendi la tua vita e ti dedichi a viverla davvero, nel modo migliore, senza stare a pensare ai litigi, alle cause… agli avvocati.

L’ex, dal canto suo, avrà l’amara sorpresa di non contare all’improvviso più nulla, di non poter più avere su di te alcun potere o influenza; e per lui/lei sarà dura… ma sarà solo un problema suo, di cui potrai disinteressarti con un sorriso.

Per ottenere tutto questo ti serve (e ti basta) un accordo di separazione.

Per ottenere tutto questo ti serve (e ti basta) un accordo.

Non però la “consensuale” dei vecchi tempi, che ci mette un anno per separarti davvero (se tutto va bene), ma un veloce accordo tramite “negoziazione assistita”, in pratica la procedura superveloce per separarti (o divorziare!) in pochi giorni e nello studio del tuo avvocato, senza necessità di andare in tribunale e dandoti le regole chiare e precise che servono al tuo caso specifico.

Noi crediamo davvero in questo tipo di accordi, perciò li abbiamo studiati a fondo per saperli realizzare al meglio.  😉

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