Ma quando riaprite? :-)
D’estate si riposano (un poco) anche gli avvocati.
Però i nostri assistiti (presenti e futuri) hanno bisogno di noi, già dai prossimi giorni!
E allora precisiamo che riapriremo dal 3 settembre, ma fin da ora potete contattarci (via mail, con un messaggio dal sito, da facebook o magari dal nuovo account instagram separazioniedivorziroma) per chiedere un appuntamento, come già molti hanno fatto spontaneamente, segnalando giorni e/o fasce orarie da voipreferite.
Invieremo -a tutti coloro che ci scriveranno- una mail con giorno e ora dell’incontro, seguendo l’ordine d’arrivo dei messaggi.
Se poi l’appuntamento da noi fissato non sarà di vostro gradimento, dalla prossima settimana potrete comunque chiamarci per concordarne uno diverso a breve.
Nel frattempo, ancora buona estate a tutti!
Fàgliela pagare!
Sei arrabbiata, sei arrabbiato.
Adesso basta!
E corri dall’avvocato, chiedendogli di distruggere il tuo coniuge.
Certo! Con quello che ha fatto, si merita di essere massacrato in tribunale!
E a me in quel momento tocca spiegarti come stanno davvero le cose, e cioè che in una causa di separazione nessun giudice potrà darti vera soddisfazione sul piano morale (che è quello che ti fa avvelenare) o costringere il tuo lui o la tua lei a confessare in aula tra le lacrime le sue colpe e le sue mancanze, come vedi nei film.
Il giudizio di separazione, ridotto all’osso, serve (e si interessa) ad altro, deve darti regole e delle garanzie per poter vivere senza l’altro continuando (se si hanno figli) a essere buoni genitori.
Punto.
E allora, salvo casi particolari in cui far causa è necessario per poter capire ad esempio quali sono le sostanze e i redditi dell’altro (se li nasconde e li ha sempre nascosti) o se non vuol sentir parlare di separazione, FAR CAUSA PER SEPARARSI E’ SOLO UN ENORME SPRECO DI SOLDI E DI VITA.
Far causa per separarsi è solo un enorme spreco di soldi e di vita.
Per te che devi separarti, il risultato pratico non cambia (ti separi), ma il costo sale parecchio, e non stiamo parlando solo di (tanti) soldi ma anche e soprattutto di tempo di vita, la moneta davvero preziosa che buttiamo via come se ne avessimo a mucchi senza accorgerci di averne solo un sacchettino. Nessuno che abbia ricevuto del tempo ritiene di essere debitore, mentre esso è l’unica cosa che neppure persona grata può restituire, diceva Seneca; e aveva ragione da vendere.
Una volta capito che separarsi è ormai inevitabile, guardare indietro non porterà che danni, ne sa qualcosa la moglie di Lot.
Ma allora… come faccio a fargliela pagare davvero?
Semplice.
La miglior “vendetta” (immediata!) contro chi ti ha fatto soffrire è… guardare avanti.
Invece di pensare alla sofferenza patita in passato (che sia un dolore di vent’anni fa o dell’altro ieri), concéntrati sulla consapevolezza che la persona che ti ha fatto del male non t’interessa più.
Perciò da oggi in poi ti riprendi la tua vita e ti dedichi a viverla davvero, nel modo migliore, senza stare a pensare ai litigi, alle cause… agli avvocati.
L’ex, dal canto suo, avrà l’amara sorpresa di non contare all’improvviso più nulla, di non poter più avere su di te alcun potere o influenza; e per lui/lei sarà dura… ma sarà solo un problema suo, di cui potrai disinteressarti con un sorriso.
Per ottenere tutto questo ti serve (e ti basta) un accordo di separazione.
Per ottenere tutto questo ti serve (e ti basta) un accordo.
Noi crediamo davvero in questo tipo di accordi, perciò li abbiamo studiati a fondo per saperli realizzare al meglio. 😉
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Hai deciso di separarti?
Possiamo aiutarti ad arrivarci in tempi brevi e con regole complete ed equilibrate, per permetterti di ricominciare subito a vivere come vorresti e meriti.
Chiàmaci o scrivici ora (dal sito, da Facebook, via mail o chiamando 0656320610 e lasciando un messaggio).
Siamo qui per questo. 🙂
Bimbi scomparsi
Il fenomeno dei bimbi scomparsi in Europa è assai diffuso (anche se poco pubblicizzato).
Abbiamo saputo da poco (colpa nostra) dell’esistenza di notfound.org, che ha avuto la bella idea di permettere a ogni sito che lo desideri di trasformare la temuta pagina “non trovato” in un’occasione per diffondere in modo capillare immagini e notizie di questi casi, moltiplicando così le opportunità di un ritrovamento.
Per capirci, cliccate qui per vedere come risulterà essere -da oggi- la nostra “pagina non trovata” (https://www.spinozziecalanna.it/notfound).
Volendo, da oggi, potreste anche… sbagliare apposta 😉 per dare un’occhiata ogni volta a un caso diverso e urgente.
E magari, se avete un sito, considerate d’inserirlo anche voi nella vostra pagina ‘not found’.
San Valentino? Separatevi con noi. Offerta!
Innanzitutto… buon San Valentino a tutti!
Però… c’è anche chi quest’anno non festeggerà. Non riceverà e non farà regali; e questa festa sarà invece motivo di riflessione sul destino di una relazione in crisi.
E allora abbiamo pensato proprio a questi nostri amici. Regalatevi oggi una consulenza sulla vostra situazione e cominciate così a far chiarezza nella vostra vita. O magari… rompete addirittura gli indugi, e passate finalmente all’azione affidandoci l’incarico di difendere i vostri diritti!
Noi, dal canto nostro, vogliamo farvi il nostro piccolo regalo, offrendovi un vantaggio concreto. E allora:
- chiunque tra oggi e venerdì (compreso) prenoterà un appuntamento per una consulenza in studio, risparmierà €40 sul suo normale costo (€90
anziché €130)! - chiunque tra oggi e venerdì (compreso) prenoterà un appuntamento in cui ci affiderà l’incarico per una separazione (o un divorzio) con noi, risparmierà €200 sul normale costo della procedura (di qualunque tipo: consensuale – giudiziale – negoziazione assistita)!
L’appuntamento (che potrà fissarsi anche per un giorno successivo al termine dell’offerta) va prenotato improrogabilmente in questi quattro giorni, per telefono (0656320610, se non ci siamo lasciate un messaggio con cognome e num. di telefono citando questa offerta), tramite messaggio alla nostra pagina Facebook, via mail oppure prendendo contatto dal sito.
Sconto valido per incontri in studio, via telefono o via skype!
Un’occasione da non perdere (non ricapiterà tanto presto…); vi aspettiamo!
[Il bel disegno è di Mirella Spinozzi; l’ha fatto… quand’era davvero piccola!]
Dieta vegana? Se i genitori litigano… il giudice ha la ricetta giusta.
Certo, bisognerebbe evitare di dover addirittura arrivare in tribunale per ogni litigio; ma in caso di forte disaccordo su temi importanti (l’alimentazione dei figli rientra tra questi, perché ne condiziona salute e crescita) si può chiedere l’intervento dei giudici.
Questo è appunto il caso segnalato dagli amici di Altalex, che riportano un recentissimo provvedimento del Tribunale di Roma relativo al caso di una madre che aveva imposto al figlio l’adozione del regime alimentare cd vegano, contro la volontà del padre. Ma in difetto di accordo tra i genitori, dice il giudice, non si possono compiere tali scelte radicali in modo unilaterale.
E voi, che ne pensate? Commentate qui sotto e fatecelo sapere!
La madre non può imporre la dieta vegana al figlio senza il consenso del padre – articolo di Altalex (in fondo potrete leggere anche il testo completo della decisione)
(la foto invece è di Moyan Brenn, cc)
Quanto tempo ci vorrà per risolvere il mio problema?
La domanda che ciascuno in cuor suo si pone quando si rivolge all’avvocato divorzista per intraprendere una separazione è: “Quanto ci vorrà per risolvere il mio problema?”
Decidere di avviare una separazione è scelta tutt’altro che semplice o improvvisata; e spesso infatti si finisce per attendere mesi (o addirittura in qualche caso anni) prima di decidersi a contattare un legale, accumulando nel frattempo un lungo periodo di sofferenza e ansia.
Così, quando finalmente ci si decide a prendere un’iniziativa in tal senso, si spera -certo irrazionalmente- di vedere subito magicamente risolti tutti i propri problemi.
La realtà, come è facile immaginare, è assai diversa; l’avvocato che viene contattato avrà infatti bisogno innanzitutto di conoscere in modo approfondito la vicenda umana del proprio assistito e di analizzare in modo serio le condizioni personali ed economiche di tutta la famiglia interessata; contatterà poi l’altro coniuge, dando avvio a una fase di trattativa e di dialogo che spesso implica il coinvolgimento di un avvocato di fiducia di quest’ultimo e via dicendo.
La persona che ha deciso di separarsi per forza di cose in questa fase deve… pazientare, sapendo che il tempo oggi “investito” nel dialogo gestito dal proprio avvocato matrimonialista potrà tradursi in un accordo che eviterà a entrambi i coniugi un giudizio di separazione assai lungo e faticoso (oltre che costoso). E guardarsi dal sommare a questo tempo riservato al dialogo e alla trattativa tutto il periodo in cui si è invece preferito attendere prima di dare avvio a questo confronto.
Quando finalmente ci si decide a prendere un’iniziativa in tal senso, si spera -certo irrazionalmente- di vedere quasi… magicamente risolti subito tutti i propri problemi.
Un avvocato che pratica abitualmente il diritto di famiglia conosce bene lo stato d’animo dei propri assistiti ed eviterà di protrarre inutilmente questa fase iniziale quand’essa non si riveli produttiva; tentare di porlo sotto pressione solo per dare sfogo alle proprie tensioni non avrà altro risultato che quello di farlo lavorare peggio.
Ai nostri assistiti del resto diciamo sempre di non sentirsi ossessionati (nei limiti del possibile) da questo tipo di questioni, perché avendone affidato la cura a un professionista esperto possono lasciarne a lui la cura e il peso, nella consapevolezza di aver comunque finalmente cominciato a risolvere il loro problema.
😉
[Stai pensando di separarti o di divorziare? Ti consigliamo senz’altro di contattarci (tramite il sito, o chiamando lo 0656320610, o ancora tramite mail: info@spinozziecalanna.it o la nostra pagina Facebook). ]
Settembre, andiamo. E’ tempo di… tornare operativi.
E’ il dialogo la soluzione per i conflitti quotidiani, non il giudice.
Prendiamo spunto da una recente notizia pronuncia segnalataci dagli amici di Altalex per ritornare su un tema che ci è molto caro.
Nella nostra pratica quotidiana di avvocati di famiglia infatti ci capita assai spesso di dover spiegare ai nostri assistiti come il ricorso al giudice per la soluzione dei conflitti quotidiani tra genitori separati non sia quasi mai una soluzione valida ed efficace.
Forse perché fuorviati dalla falsa rappresentazione della realtà dei processi e dei tribunali offerta dai telefilm o dalle fiction, molti immaginano infatti una quotidianità di ambienti rarefatti, eleganti e silenziosi, in cui un magistrato attento si dedica esclusivamente all’esame approfondito del nostro caso, unico e irripetibile.
Chi frequenta i tribunali italiani sa bene invece come l’immagine che meglio potrebbe rappresentarli è quella di un vagone della metropolitana nell’ora di punta; gran folla di avvocati e parti in lite, fascicoli ammassati, calca intorno alla scrivania di un magistrato assai affaticato.
In queste condizioni ottenere giustizia è praticamente impossibile; soprattutto per questioni che a noi possono apparire come fondamentali ma che a un occhio esterno si rivelano marginali.
Ecco dunque perché il tribunale di Milano in una recente decisione si è rifiutato di esaminare questioni che reputa di poca sostanza (cosa si intendesse per “festività pasquali”, in particolare se il termine includesse la domenica di Pasqua fino alla sera del lunedì dell’Angelo e a che ora dovesse avvenire il prelievo ed il successivo riaccompagno della bambina, nonché l’esatto luogo di prelievo e di riaccompagno.
In realtà, una volta raggiunta la separazione, spesso si litiga proprio su questo genere di questioni
una volta raggiunta la separazione, spesso si litiga proprio su questo genere di questioni
Aggiungiamo che in realtà questo tipo di conflitti si previene in modo abbastanza facile se si ha -a monte- la giusta cura nello stilare gli accordi di separazione; nel nostro studio veniamo spesso giudicati troppo pignoli, quando ad es. ci attardiamo a fissare in modo netto giorni e ore di frequentazione dei figli, e tuttavia insistiamo perché sappiamo bene che ognuna di queste regolette ha la funzione essenziale di scongiurare conflitti assolutamente sterili.
Gli avvocati non sono ovviamente tutti uguali. E anche dalla cura di questi dettagli emerge la differenza… tra un avvocato e un altro.
A scuola entrambi i genitori hanno pari diritti!
Interviene anche il Ministero dell’Istruzione per incoraggiare, favorire e garantire l’esercizio del diritto/ dovere del genitore separato o divorziato o non più convivente, anche se non affidatario e/o non collocatario, (articoli 155 e 317 e.e.), di vigilare sull’istruzione ed educazione dei figli e conseguentemente di facilitare agli stessi l’accesso alla documentazione scolastica e alle informazioni relative alle attività scolastiche ed extrascolastiche previste dalla scuola.
Lo fa con un’interessante Circolare, che vi alleghiamo per ogni vostra necessità di “dialogo” con la scuola di vostro figlio/a (non è detto che tutti gli Istituti… abbiano già fatto i compiti a casa 😉 ), in cui prevede che si debbano tenere informati entrambi i genitori e garantire loro il dialogo cogli insegnanti, addirittura anche per i genitori residenti in altra città.
Anche da questo si vede come la filosofia dell’affidamento condiviso e il rispetto di ciò che (con orribile termine) si chiama la”bigenitorialità” stiano diventando ormai patrimonio culturale diffuso.
Per fortuna.
Circolare MIUR partecipazione genitori separati