Il black friday delle separazioni ritorna!
Anche quest’anno torno a stupirvi (?) con la mia iniziativa che più piace a chi frequenta queste pagine.
Il black friday delle separazioni! 🙂
Personalmente credo nelle innovazioni (e piace anche a me quando da consumatore trovo in rete delle buone occasioni) e dunque anche quest’anno ripropongo questa promozione davvero unica, apprezzata già da tanti (e criticata da qualche avvocato che forse non conosce troppo bene le regole attuali della nostra professione).
Per farla breve:
- chiunque tra oggi e lunedì (compreso) prenoterà un appuntamento per una consulenza in studio con me, risparmierà €40 sul suo normale costo (€110
anziché €150); - chiunque tra oggi e lunedì (compreso) prenoterà un appuntamento in cui mi affiderà l’incarico per una separazione (o un divorzio) risparmierà €200 sul normale costo della procedura (di qualunque tipo: consensuale – giudiziale – negoziazione assistita). Chiedete questo sconto dopo aver avuto il vostro preventivo!
L’appuntamento (che potrà fissarsi anche per un giorno successivo al termine dell’offerta) va prenotato improrogabilmente in questi quattro giorni, per telefono (0656320610, nel fine settimana o in orari in cui non rispondo lasciate un messaggio con cognome e num. di telefono citando il black friday), tramite messaggio alla nostra pagina Facebook, via mail oppure prendendo contatto dal sito.
Sconto valido per incontri in studio, via telefono o via skype!
Il black friday delle separazioni è un’occasione da non perdere; vi aspetto!
Gioacchino M. Spinozzi
San Valentino 2019? Separatevi con me!
Innanzitutto… buon San Valentino a tutti!
Però… c’è anche chi quest’anno non festeggerà. Non riceverà e non farà regali; e questa festa sarà invece motivo di riflessione sul destino di una relazione in crisi.
E allora ho pensato proprio a questi amici, che pensano di regalarsi oggi una consulenza sulla loro situazione e cominciare così a far chiarezza nella loro vita. O magari… hanno deciso di rompere ogni indugio e passare finalmente all’azione affidando a un avvocato l’incarico di difendere i loro diritti.
Voglio fare a questi amici il mio piccolo regalo, offrendo loro un vantaggio concreto.
E allora:
- chiunque tra oggi e giovedì 21/2 (compreso) prenoterà un appuntamento con me per una consulenza in studio, risparmierà €40 sul suo normale costo (€110
anziché €150); - chiunque tra oggi e giovedì 21/2 (compreso) prenoterà un appuntamento in cui mi affiderà l’incarico per una separazione (o un divorzio), risparmierà €200 sul normale costo della procedura (di qualunque tipo: consensuale – giudiziale – negoziazione assistita).
L’appuntamento (che potrà fissarsi anche per un giorno successivo al termine dell’offerta) va prenotato improrogabilmente in questi otto giorni, per telefono (0656320610, se non ci siamo lasciate un messaggio con cognome e num. di telefono citando questa offerta), tramite messaggio alla mia pagina Facebook, via mail oppure prendendo contatto dal sito.
Ricordatevi di citare la promozione di S. Valentino!
Sconto valido per incontri in studio, via telefono o via skype. Un’occasione da non perdere (non ricapiterà tanto presto…); vi aspetto! 😉
Un caro saluto,
Gioacchino M. Spinozzi
Festa della Costituzione! 3 giorni di offerte
Abbiamo deciso nel nostro piccolo di festeggiare… un risultato referendario che ha salvaguardato la nostra Costituzione da modifiche che giudicavamo del tutto inappropriate. Vogliamo condividere con voi la nostra gioia offrendovi un vantaggio concreto! E allora:
- chiunque tra oggi e venerdì (compreso) prenoterà un appuntamento per una consulenza in studio, risparmierà €40 sul suo normale costo (€90
anziché €130)! - chiunque tra oggi e venerdì (compreso) prenoterà un appuntamento in cui ci affiderà l’incarico per una separazione (o un divorzio) con noi, risparmierà €200 sul normale costo della procedura (di qualunque tipo: consensuale – giudiziale – negoziazione assistita)!
L’appuntamento (che potrà fissarsi anche per un giorno successivo al termine dell’offerta) va prenotato improrogabilmente in questi quattro giorni, per telefono (0656320610, nel fine settimana lasciate un messaggio con cognome e num. di telefono citando il black friday), tramite messaggio alla nostra pagina Facebook, via mail oppure prendendo contatto dal sito.
Sconto valido per incontri in studio, via telefono o via skype!
Un’occasione da non perdere (non ricapiterà tanto presto…); vi aspettiamo!
A scuola entrambi i genitori hanno pari diritti!
Interviene anche il Ministero dell’Istruzione per incoraggiare, favorire e garantire l’esercizio del diritto/ dovere del genitore separato o divorziato o non più convivente, anche se non affidatario e/o non collocatario, (articoli 155 e 317 e.e.), di vigilare sull’istruzione ed educazione dei figli e conseguentemente di facilitare agli stessi l’accesso alla documentazione scolastica e alle informazioni relative alle attività scolastiche ed extrascolastiche previste dalla scuola.
Lo fa con un’interessante Circolare, che vi alleghiamo per ogni vostra necessità di “dialogo” con la scuola di vostro figlio/a (non è detto che tutti gli Istituti… abbiano già fatto i compiti a casa 😉 ), in cui prevede che si debbano tenere informati entrambi i genitori e garantire loro il dialogo cogli insegnanti, addirittura anche per i genitori residenti in altra città.
Anche da questo si vede come la filosofia dell’affidamento condiviso e il rispetto di ciò che (con orribile termine) si chiama la”bigenitorialità” stiano diventando ormai patrimonio culturale diffuso.
Per fortuna.
Circolare MIUR partecipazione genitori separati
Il divorzio breve in Gazzetta Ufficiale. In vigore dal 26 maggio 2015
Finalmente è stata pubblicata (nella Gazzetta Ufficiale dell’11 maggio) la legge sul cd. divorzio breve.
Perciò dal 25 maggio 2015 sarà possibile divorziare a distanza di soli sei mesi dalla separazione consensuale (1 anno se la separazione è stata giudiziale).
Combinando gli effetti della nuova legge con le norme già esistenti noi di Spinozzi e Calanna possiamo offrirvi un percorso di scioglimento del matrimonio rapidissimo, prima impensabile.
Siamo ovviamente già pronti ad assistervi al riguardo, ricordandovi che il nostro studio pratica anche il cd divorzio veloce (ovvero il divorzio in studio, senza dover andare in tribunale, e in pochi giorni di tempo).
Combinando gli effetti della nuova legge con le norme già esistenti noi di Spinozzi e Calanna possiamo offrirvi un percorso di scioglimento del matrimonio rapidissimo, prima impensabile.
Infatti chi si rivolgerà a noi per una separazione consensuale e un successivo “divorzio consensuale” potrà in pochi mesi -se questo è il suo desiderio o la sua esigenza- risultare non solo separato ma addirittura divorziato. Anche se si hanno figli.
In queste ore dunque molte persone si rivolgono a noi per saperne di più (stiamo anche ultimando la nostra videoguida pratica per gli interessati) e prenotare un appuntamento in studio.
CONTATTACI SUBITO (tramite il sito, o chiamando lo 0656320610, o ancora tramite mail: info@spinozziecalanna.it ) per accedere a questo nuovo, rivoluzionario procedimento.
SEPARAZIONE VELOCE E DIVORZIO VELOCE: CON NOI SUBITO!
Grazie all’avvenuta pubblicazione in G.U., è’ finalmente entrato in vigore il decreto giustizia come modificato dalle Camere, che prevede tra l’altro le nuove procedure cd. di ‘divorzio veloce’ e ‘separazione veloce’.
DA OGGI DUNQUE POSSIAMO CONSENTIRE A TUTTI,
ANCHE ALLE COPPIE CON FIGLI , DI:
SEPARARSI / DIVORZIARE / MODIFICARE LE CONDIZIONI DI SEPARAZIONE O DIVORZIO
DIRETTAMENTE NEL NOSTRO STUDIO, SENZA DOVER ANDARE IN TRIBUNALE E SENZA PIU’ TUTTI QUEI MESI D’INUTILE ATTESA E SOFFERENZA ai quali costringeva la vecchia procedura giudiziaria.
SIAMO GIA’ OPERATIVI (e in effetti le richieste d’appuntamento in queste ore si moltiplicano).
Se avete questa esigenza dunque VI CONSIGLIAMO DI CONTATTARCI SUBITO (tramite questa pagina facebook, o chiamando lo 0656320610, o ancora tramite mail: info@spinozziecalanna.it ), chiedendo espressamente di voler utilizzare questo nuovo procedimento d’immediata efficacia!
VI CONSIGLIAMO DI CONTATTARCI SUBITO (tramite il sito, o chiamando lo 0656320610, o ancora tramite mail: info@spinozziecalanna.it ), chiedendo espressamente di voler utilizzare questo nuovo procedimento d’immediata efficacia.
A questo link c’è la possibilità di scaricare la gazzetta ufficiale col testo definitivo (che risulta assai “tecnico” per i non addetti ai lavori) – il testo coordinato parte a pag.101.
IL DIVORZIO FACILE ANCHE PER CHI HA FIGLI E’ ORA LEGGE DELLO STATO.
Oggi 6 novembre si è infine arrivati alla definitiva conversione in legge del D.L. sulla giustizia che prevede -tra le altre novità- anche la possibilità, definitivamente sancita, di separarsi o divorziare presso lo studio del proprio avvocato, senza necessità di andare in tribunale.
Si è ora prevista questa possibilità ANCHE PER LE COPPIE CON FIGLI.
Come sapete avevamo già attivato la procedura (in forza del decreto legge) per le coppie senza figli (il nostro video che spiegava tutto è qui).
Il nostro studio perciò è già operativo per permettere agli interessati di fare uso da subito di questa nuova procedura, che può far risparmiare fino a un anno di tempo rispetto alle normali procedure di tribunale.
SE DUNQUE AVETE DECISO DI:
- separarvi consensualmente, o
- divorziare consensualmente, o ancora
- modificare di comune accordo le attuali condizioni in vigore di separazione o di divorzio
VI CONSIGLIAMO DI CONTATTARCI SUBITO (tramite il sito, o chiamando lo 0656320610, o ancora tramite mail: info@spinozziecalanna.it ), chiedendo espressamente di voler utilizzare questo nuovo procedimento d’immediata efficacia.
——————————–
DI seguito un estratto dal sito ufficiale della Camera dei Deputati:
E’ poi regolata una particolare forma di negoziazione assistita, finalizzata specificamente alla soluzione consensuale stragiudiziale delle controversie in materia di separazione personale, di cessazione degli effetti civili e scioglimento del matrimonio ovvero di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio. Il ricorso a tale istituto è consentito anche in presenza di figli minori o di figli maggiorenni incapaci, portatori di handicap grave ovvero economicamente non autosufficienti. In tal caso il pubblico ministero presso il tribunale competente, cui l’accordo deve essere trasmesso entro 10 gg., autorizza l’accordo raggiunto in quanto rispondente all’interesse dei figli. Analogo passaggio giudiziale è innestato nel procedimento di negoziazione in assenza di figli minori. Anche qui si è prevista la necessità di trasmissione dell’accordo al pubblico ministero presso il tribunale competente per un controllo di regolarità; spetta allo stesso PM il rilascio del nullaosta all’accordo.
La convenzione, obbligatoriamente assistita da un avvocato per parte, produce gli effetti dei provvedimenti giudiziali che definiscono gli analoghi procedimenti. Spetta agli avvocati delle parti (pena la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 a 10.000 euro) trasmettere copia autentica dell’accordo all’ufficiale di stato civile del Comune in cui il matrimonio fu iscritto o trascritto.
NULLITA’ DEL MATRIMONIO, FINALMENTE UNO STOP ALLA SACRA ROTA
“Avvocato, ho sentito dire che rivolgendosi alla sacra rota mia moglie non prenderà gli alimenti, possiamo farlo anche noi?”
La domanda (quasi sempre in questi termini espliciti) ci viene rivolta spesso, da mariti (o anche da mogli, nell’ultimo periodo) all’affannosa ricerca di sistemi più o meno tortuosi per evitarsi di corrispondere somme al non più amato coniuge.
Intanto, diciamo che è una filosofia che comprendiamo ma non condividiamo; qui come in altri settori non c’è da essere più o meno ‘furbi’, semplicemente c’è da far valere i propri diritti in un senso o nell’altro (e dunque non pagare se all’altro per legge non spetta; pagare solo il giusto, qualora si sia tenuti). Le norme in materia, se ben applicate, assicurano giustizia.
Tornando al nostro argomento: effettivamente –almeno fino a ieri- uno dei più praticati stratagemmi per evitare di dover corrispondere alimenti al coniuge in caso di separazione era quello di rivolgersi ai tribunali ecclesiastici per ottenere una pronuncia di nullità del matrimonio.
Non stiamo parlando dei pochissimi casi in cui a muovere gli interessati è un reale insopprimibile bisogno di porre nel nulla un sacramento per fondati motivi squisitamente religiosi; quello che interessa qui è il caso -purtroppo assai diffuso- del marito (o in qualche caso della moglie) che si rivolge alla Rota romana (questo il nome corretto) per far dichiarare la nullità del proprio matrimonio per motivi d’interesse economico.
A i non addetti ai lavori questa distinzione tra nullità ecclesiastica e divorzio civile sfugge, perché nella sostanza si ha sempre la fine del vincolo matrimoniale a suo tempo contratto in chiesa. Se nessun matrimonio vi è stato allora non spettano gli aiuti economici che dal matrimonio traggano origine; dunque niente assegno di separazione e nemmeno di divorzio.
Gli effetti dell’una e dell’altra pronuncia però sono ben diversi; o almeno lo sono stati fino a pochi giorni fa.
Una sentenza di nullità ecclesiastica (poi recepita nel nostro ordinamento con una sentenza di delibazione, in pratica poco più di un controllo formale) fa cadere il vincolo del matrimonio dall’origine; in pratica è come se un matrimonio non ci fosse mai stato.
Dal punto di vista degli alimenti e del mantenimento questo ha conseguenze drammatiche per il coniuge svantaggiato che secondo la legge italiana avrebbe diritto a un assegno di mantenimento, perché se nessun matrimonio vi è stato allora non spettano gli aiuti economici che dal matrimonio traggano origine; dunque niente assegno di separazione e nemmeno di divorzio, salve poche eccezioni (limitate nel tempo e comunque nella casistica) di cui faremo a meno di accennare.
Nella pratica ci si trovava dunque a dover fronteggiare, nel corso di un procedimento civile italiano, la concreta minaccia che tutto venisse posto nel nulla a causa di una sentenza “straniera”, pronunciata da un tribunale assai diverso da quelli che conosciamo, per di più basata su criteri di giudizio spesso assai diversi e distanti da quelli della legge italiana.
Da oggi non è più così.
Le sezioni unite della corte di Cassazione, infatti, con una sentenza (16379/14) che sicuramente farà epoca e solleverà proteste degne di miglior causa, hanno finalmente sancito in modo chiaro e inequivocabile il principio per cui
Ora le pronunce di nullità del matrimonio dei tribunali ecclesiastici non potranno più avere alcun effetto per la legge italiana nel caso di matrimoni in cui vi sia stata convivenza effettiva per almeno tre anni.
Finalmente dunque la tutela dei diritti e delle rispettive ragioni dei coniugi torna ad essere oggetto di esame e decisione pressoché esclusivi del giudice civile italiano, secondo le leggi laiche del nostro ordinamento e con tutte le garanzie che le nostre norme assicurano in modo lodevole al coniuge svantaggiato separato o divorziato.
Attenti però; il vostro avvocato dovrà opporsi tempestivamente e nel modo tecnicamente corretto alla sentenza ecclesiastica, altrimenti il giudice non potrà di sua iniziativa rifiutarsi di accettare la sentenza ecclesiastica e anzi dovrà necessariamente applicarla.
Ancora un buon motivo per scegliersi un ottimo avvocato matrimonialista.
Se hai maturato già l’idea (o anche solo se ti serve una consulenza riservata di orientamento), contàttaci ora (dal sito, via mail o chiamando lo 0656320610).
Ti aspettiamo per tutelarti al massimo.
L’immagine: “GVasiCancelleriaengr”. Con licenza Public domain tramite Wikimedia Commons
L’errore peggiore? Rimandare una decisione.
A essere indecisi sul da farsi -e a rimandare una scelta personale o lavorativa- sono spesso i nostri assistiti; e ciò anche quando in cuor loro sanno bene quale sia la via da prendere.
Anche noi avvocati del resto, nella nostra vita oltre il lavoro, commettiamo spesso lo stesso errore.
Rinviare una decisione importante è comodo, nell’immediato. Ma assai dannoso, in prospettiva.
E il tempo è in assoluto il nostro bene più prezioso, come suggeriva Seneca in questa indimenticabile lettera che v’invitiamo a leggere (e che noi non ci stanchiamo di rileggere).
IL TEMPO; USARLO, PERCHÉ AD OGNI ISTANTE SI MUORE.
(Seneca, Lettere Morali a Lucilio, Libro Primo, 1)
Seneca saluta il suo Lucilio.
1. Fai così, o mio Lucilio: renditi padrone di te stesso e il tempo che finora ti era portato via con la forza o sottratto con la frode o che ti sfuggiva di mano raccoglilo e conservalo. Persuaditi, succede proprio come ti scrivo: certi momenti ci sono tolti con brutalità, altri presi subdolamente, altri ancora si disperdono. Però lo spreco più vergognoso è quello provocato dall’incuria. E se avrai la compiacenza di prestare attenzione, bada: la maggior parte della vita se ne va mentre operiamo malamente, una porzione notevole mentre non facciamo nulla, tutta quanta la vita mentre siamo occupati in cose che non ci riguardano.
2. Mi indicherai un uomo che attribuisca un valore effettivo al tempo, che sappia soppesare ogni giornata, che si renda conto di morire ogni giorno? Sbagliamo, infatti, in questo: che ravvisiamo la morte innanzi a noi; ebbene: una gran parte della morte appartiene già al passato. Tutto ciò che della nostra esistenza è dietro di noi, la morte lo tiene saldamente. Fai dunque, o mio Lucilio, quel che mi scrivi che fai: tienti strette tutte le tue ore, così avverrà che dipenderai meno dal domani. Mentre si differiscono gli impegni, la vita ci passa davanti.
3. Tutto, o Lucilio, è al di fuori dell’uomo: solo il tempo è nostro; di quest’unico bene lubrico e fugace la natura ci ha affidato il possesso e ne può escludere chi vuole. E poi, osserva come è grande la follia dei mortali: tollerano che siano loro rinfacciati come un debito, quando li abbiano ottenuti, i doni più insignificanti, di pochissimo valore e comunque rimpiazzabili; nessuno, invece, si considera debitore di qualcosa, se ha ricevuto un po’ di tempo; eppure questo è l’unico bene che nemmeno una persona riconoscente può restituire.
4. Forse chiederai che cosa faccio io che ti impartisco tali insegnamenti. Lo confesserò candidamente: proprio quello che succede a un uomo amante del lusso, ma scrupoloso: tengo alla perfezione il registro delle spese. Non ho il diritto di affermare che non sperpero nemmeno un poco di tempo, ma dirò quanto ne perdo e perché e in che modo; così renderò ragione della mia povertà. Del resto, mi capita ciò che succede alla maggior parte delle persone in miseria per colpa loro: tutti sono comprensivi, nessuno, però, viene ad aiutarle.
5. E allora? Non considero un poveraccio chi si accontenta di quel poco – non importa quanto – che gli è rimasto. Preferisco tuttavia che tu tenga in serbo le tue risorse e comincerai a farlo nel momento opportuno.
Infatti, come giustamente vedevano i nostri vecchi, è troppo tardi risparmiare quando si è giunti in fondo al vaso, perché ciò che rimane è davvero poca cosa e, per giunta, la peggiore.
Stammi bene.