Solo per voi…copia autentica immediata!

(L’immagine è di szerbijn – cc)

Grazie a una recentissima modifica legislativa (e ai nostri potenti mezzi 🙂 )  finalmente possiamo offrire ai nostri clienti un nuovo utilissimo servizio.

Da oggi infatti possiamo rilasciarvi senza attese -direttamente dal nostro studio- copie conformi (“autentiche”) dei provvedimenti (sentenze, ordinanze, omologhe etc.) pronunciati nelle cause che vi riguardano, non appena depositati dal giudice!

In termini pratici, questo vi permetterà di avere subito in mano una copia autentica completa del provvedimento che vi interessa; dunque almeno un mese primadi quanto normalmente s’impiegava a causa delle lungaggini del tribunale!

Ovviamente parliamo solo delle cause in cui vi rappresentiamo come difensori.

Un motivo in più per sceglierci!

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Ti serve la nostra consulenza qualificata?
Oppure… ti hanno fatto causa? O devi farla tu?
Contàttaci ora
(dal sito, via mail o chiamando 0656320610).
Siamo pronti a tutelarti al massimo.

 

 

Si riparte!

Eccoci tornati!

Terminata la meritata pausa estiva, siamo di nuovo pienamente operativi e… a tua disposizione.

Se hai bisogno di noi, contàttaci ora (dal sito, via mail o chiamando 0656320610) per riservare una consulenza professionale, dedicata solo a te: in un incontro riservato presso il nostro studio potrai raccontarci la tua vicenda e ricevere un’approfondita analisi del tuo caso.

Chiarirai con noi in modo completo i tuoi dubbi e ti daremo anche sicure indicazioni pratiche sulle cose da fare (e non fare!) per tutelare al massimo i tuoi diritti.

Al termine di questo incontro, di sicuro avrai le idee chiare sul tuo caso e potrai meglio valutare il da farsi.

 

Pausa estiva…

 1016589_10200917217804637_668165371_n[1]Anche quest’anno, senza aver quasi avuto il tempo di rendercene conto, ci ritroviamo alle soglie della pausa estiva.
Come certo saprete i tribunali -grazie a una legge che ormai ha più di quarant’anni- riducono al minimo la loro attività (salvo insopprimibili urgenze)  nel periodo 1/8-15/9; ed è un bene per tutti, in primis… per gli assistiti.

Per noi quella da settembre 2012 a oggi è stata una stagione ricca di soddisfazioni ma anche assai impegnativa, piena di cambiamenti e di nuove sfide. Arriviamo dunque a fine luglio stanchi ma soddisfatti, e sicuri di poter fare ancora meglio alla ripresa delle consuete fatiche.

Vi ricordiamo che resta sempre attivo il canale delle prenotazioni degli appuntamenti via internet; chi è interessato a un appuntamento per una consulenza (ad esempio per una separazione) può senz’altro scriverci una mail di richiesta, lasciando i suoi recapiti.
Richiameremo gl’interessati a fine agosto, per fissare gli appuntamenti seguendo l’ordine di arrivo delle mail.

La nostra attività riprenderà appieno dal 2 settembre. Nel frattempo… buona estate!

VECCHIE TARIFFE… DA COGLIERE AL VOLO!

sedeAncora Buon Anno a tutti e ben ritrovati nel 2013.
L’anno passato è stato duro per molti; e non ci sono -a sentire gli esperti- grandi prospettive di rilancio anche per i prossimi mesi.
D’altra parte chi ha problemi legali non può aspettare che le cose migliorino; l’esigenza di tutelarsi è prioritaria.
Per questo abbiamo deciso -sicuri che apprezzerete- di prorogare ancora FINO ALLA FINE DI QUESTO MESE LE NOSTRE TARIFFE 2011-2012 per tutti coloro che prenoteranno una consulenza o ci affideranno un incarico professionale ENTRO IL 31/1/2013.
A chi avesse bisogno di un parere o di un’assistenza legale dunque consigliamo di non aspettare: ci contatti ora (dal sito – http://www.spinozziecalanna.it/home/per-contattarci – via mail – mailto:info@spinozziecalanna.it – o chiamando 0656320610) per riservare una consulenza professionale, dedicata: in un incontro riservato presso il nostro studio potrà raccontarci la sua vicenda e ricevere un’approfondita analisi del suo caso.
Chiarirà con noi in modo completo i suoi dubbi e avrà anche sicure indicazioni pratiche sulle cose da fare (e non fare!) per tutelare al massimo i suoi diritti.

STAI PENSANDO DI SEPARARTI…


 …e forse ne hai già parlato con un amico – o un’amica; oppure, in silenzio, hai cercato di capirne qualcosa in più, prestando ascolto ai racconti più diversi sulle separazioni di parenti o conoscenti; magari hai anche letto di tutto (e il contrario di tutto) in internet.

La tua incertezza -anziché sparire- è aumentata.

Le leggende metropolitane, al riguardo, sono molte (di alcune parliamo qui).

E ogni caso è per forza di cose diverso dagli altri, perciò quel che è (stato) vero per altri può non essere affatto vero per te.

A te ora serve chiarezza.

Hai bisogno di sapere come stanno davvero le cose: cosa effettivamente prevede la legge per il tuo caso, cosa succede poi nella pratica concreta del Tribunale, cosa puoi e devi aspettarti dal momento in cui prendi effettivamente l’iniziativa, e quali saranno i tuoi diritti (e doveri) da allora in poi.

E’ proprio questo il momento in cui ti serve parlare con un avvocato esperto, che abbia pratica vera di questo tipo di situazioni e procedimenti.

Contàttaci ora (dal sito, via mail o chiamando 0656320610) per riservare una consulenza professionale, dedicata solo a te: in un incontro riservato presso il nostro studio potrai raccontarci la tua vicenda matrimoniale e ricevere un’approfondita analisi del tuo caso. Chiarirai con noi in modo completo i tuoi dubbi e ti daremo anche sicure indicazioni pratiche sulle cose da fare (e non fare!) per tutelare al massimo i tuoi diritti.

Al termine di questo incontro, di sicuro avrai le idee chiare su tutto e potrai meglio valutare il da farsi.

Nessuno, al di fuori degli avvocati di questo studio, saprà nulla di questo incontro (la riservatezza è un nostro dovere e una nostra priorità); e nessuno degli avvocati con cui parlerai ti forzerà mai a intraprendere nulla.

Sarai tu –quando vorrai- a decidere in piena libertà se dare effettivo avvio alla tua separazione; sappiamo bene che si tratta di scelte personalissime, che nessuno di noi si permetterà di giudicare.

[Non temere, la consulenza avrà un costo chiaro, limitato e senza sorprese, che ti verrà comunicato all’atto della richiesta (non impegnativa) di prenotazione.]

SE INVECE HAI GIA’ DECISO DI SEPARARTI…

…l’incontro coi nostri avvocati servirà non solo per analizzare a fondo il tuo caso ma anche per impostare da subito l’azione da intraprendere per arrivare -prima possibile e limitando costi e tempi- alla separazione di cui hai bisogno.

Permettici di chiarirti come pensiamo debba essere un avvocato che tratta separazioni e divorzi.

Molte persone, forse anche fuorviate da cinema e fiction ben poco realistici, si rivolgono all’avvocato sperando d’incontrare (e ingaggiare) qualcuno che assomigli a un attore tragico, o a un ‘vendicatore’. Nella realtà, un avvocato che urlasse in udienza non avrebbe altro risultato che quello d’indisporre il giudice; e un legale  inutilmente bellicoso e persecutorio con la controparte solo per compiacere il proprio cliente non ti sarebbe affatto utile, giacché la magra soddisfazione di turbare il sonno del tuo coniuge la pagheresti con anni di cause sfibranti (e assai costose).

A te invece serve un professionista serio e preparato, che ti consigli al meglio  per avere (o conservare) tutto quel che ti spetta, si sforzi di raggiungere –prima possibile- un accordo che ti tuteli al massimo e ti permetta di uscire presto da una situazione che non sei più in grado di sopportare.

Sia chiaro: non temiamo le cause e siamo ben… allenati e preparati a sostenerle tutte le volte che sia necessario. Siamo fermissimi nella difesa dei tuoi diritti (come coniuge e come genitore); ma non siamo litigiosi per il solo gusto di esserlo.

L’avvocato che meglio fa i tuoi interessi è quello che ti permette di cominciare da subito a guardare avanti.

Contàttaci ora (dal sito, via mail o chiamando 0656320610).

Noi penseremo a tutelarti e tu potrai dedicarti a cominciare subito la tua nuova vita.

Esami diagnostici sbagliati o insufficienti? Si possono chiedere i danni

Non tutti sanno che (in gravidanza e non solo) accertamenti diagnostici effettuati in modo superficiale e/o incompleto possono determinare responsabilità professionale del medico.

In tali casi, è indispensabile chiedere il giusto risarcimento, anche per assicurare ai danneggiati risorse sufficienti a far fronte alle inevitabili future necessità.

La richiesta di danni può essere avanzata entro dieci anni di tempo dal fatto.

Segnaliamo in proposito questa interessante sentenza (che peraltro ripropone tesi già affermate in altre recenti sentenze) per cui il medico (e la struttura) che non svolgono tutte le necessarie indagini sul feto rispondono (per danni) nel caso di nascita di un bimbo affetto da sindrome di Down.

Se avete bisogno di assistenza per un caso di questo genere, non esitate a contattarci  cliccando QUI.

 

 

(Per la segnalazione della sentenza si ringrazia Diritto e Giustizia – l’immagine è di  .:elNico:. CC)

 

In questi giorni siamo chiusi, ma…

Come sapete, in Agosto l’attività dei tribunali (e degli studi legali) si riduce al minimo; e gli avvocati ne approfittano… per riposarsi un poco.

Il nostro studio riaprirà perciò a pieno regime a partire dal  3 settembre.

Alcuni clienti (vecchi e nuovi) ci hanno comunque già contattato per avere un appuntamento alla riapertura: perciò segnalo a chi fosse interessato che è possibile fin da ora prenotarsi inviando una e-mail all’indirizzo

info@spinozziecalanna.it

o un sms al numero

+393273673025

scrivendo nome, recapiti telefonici e materia da trattare (ad es.: “separazione”)

Nella giornata di riapertura provvederemo noi a ricontattare gl’interessati fissando un appuntamento a breve; si seguirà l’ordine di arrivo dei messaggi.

Ancora buona estate a tutti!

 

 

 

[L’immagine è di Guillaume Cattiaux – CC]

Come capire se è davvero giunto il momento di separarsi.


Nel corso dei molti anni di pratica come avvocati matrimonialisti c’è capitato di osservare come vi siano alcuni periodi dell’anno nei quali la richiesta di appuntamenti per l’avvio di una separazione si fa molto più pressante: in particolare questo accade all’inizio e alla fine del periodo estivo e immediatamente dopo le vacanze natalizie.

Perché questo accada a è facile intuirlo: sono questi i periodi in cui le coppie passano più tempo insieme, hanno maggior occasione di confrontarsi (e di scontrarsi) e dunque maturano con più facilità reciproci sentimenti di esasperazione.

In alcuni casi poi è già presente una relazione extraconiugale, con la quale il coniuge implicato finisce col fare i conti proprio in queste occasioni, sia per l’accresciuto senso di estraneità nei confronti della compagna o del compagno “ufficiale” sia anche perché la persona con cui viene intrattenuta tale relazione fatalmente comincia col tempo a pretendere maggior attenzione per sé -e dunque anche una condivisione almeno parziale del periodo vacanziero.

Ecco dunque che facilmente (all’inizio o alla fine di tali periodi) si finisce davanti a un avvocato, per assumere informazioni sul funzionamento della separazione, sulle cautele da osservare nei confronti del coniuge e via dicendo.

Non sono pochi i casi però in cui la persona che riceviamo nel nostro studio è in realtà assai incerta sul da farsi, al punto da attendersi quasi che l’avvocato rompa gl’indugi e prenda egli stesso l’iniziativa di avviare senz’altro un procedimento per separazione.

Guai all’avvocato che assecondasse una simile aspettativa.

Quel che personalmente riteniamo di fare in casi del genere, pur non trascurando di dare una completa informazione di carattere professionale sul funzionamento e sulle implicazioni della fine di una convivenza coniugale, è principalmente il far riflettere a fondo il nostro assistito sulla reale natura dei propri sentimenti.

Perché è questo il punto nodale: la moglie o il marito che sta meditando di separarsi deve fare un approfondito esame di coscienza,

la moglie o il marito che sta meditando di separarsi deve fare un approfondito esame di coscienza

indagando in modo sincero le proprie più intime sensazioni.

Solo il diretto interessato infatti sa nel profondo se voglia o meno continuare a credere e a lottare per il suo rapporto matrimoniale oppure se sia ormai talmente stanco, sfiduciato o per converso esasperato e adirato da non volerne più sapere nulla.

La rozza metafora che a volte adoperiamo per aiutare il nostro cliente a riflettere e capire se sia arrivato davvero il momento di separarsi è quella della vecchia automobile di famiglia, che ci ha trasportato e assistito fin qui ma ora ha bisogno, visto il chilometraggio raggiunto, di una costosa manutenzione straordinaria.

Con quali sentimenti pensiamo a questa nostra automobile?

Vediamo in lei l’auto a cui siamo tanto affezionati e che non vorremmo mai dare via?

Oppure solo un vecchio catorcio del quale non vediamo l’ora di disfarci?

Nel primo caso sarà opportuno che, prima di pensare a una separazione, esploriamo fino in fondo ogni possibilità di recupero del proprio rapporto matrimoniale, con l’altro coniuge e magari anche con l’aiuto di un qualificato terapeuta di coppia.

Nel secondo caso invece siamo ormai pronti per dare incarico al nostro avvocato per l’avvio del procedimento di separazione.

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Stai pensando di separarti? Clicca qui.

Hai già deciso di separarti?
Contàttaci ora (dal sito, via mail o chiamando 0656320610).

 

 

[L’immagine è di Donna62, CC]

 

 

 

TEMPO DI CRISI? ATTENTI ALLE FALSE SEPARAZIONI.

 

Chi si occupa professionalmente di diritto di famiglia prima o poi si trova di fronte clienti che ‘hanno bisogno di una separazione’.

Non sono persone con un rapporto coniugale in crisi, ma coppie (la richiesta è infatti congiunta) che intendono separarsi fittiziamente, formalmente, al solo fine di ottenere in modo distorto dei benefici (magari solo un miglior punteggio nelle graduatorie per gli asili pubblici o simili) o evitarsi dei danni (come l’aggressione dei propri beni da parte dei creditori).

L’attuale periodo di profonda crisi, il crescere della pressione fiscale (si pensi solo all’IMU) e la stagnazione economica non fanno che incoraggiare la ricerca di soluzioni di questo tipo.

Personalmente però non amo e non incoraggio questo tipo di richieste, sempre ammesso che siano esplicitate: spesso si tace, al massimo… si ammicca.

Innanzitutto ritengo che sia moralmente -prima ancora che giuridicamente- scorretto avvantaggiarsi in questo modo rispetto a chi invece ha reali (o comunque più gravi) situazioni di disagio; né va dimenticato che l’uso improprio delle tutele di legge finisce per vanificarle e renderle in sostanza inutili per tutti.

 Ma c’è anche un motivo ‘tecnico’ che mi spinge a consigliare la massima cautela nell’avventurarsi su simili sentieri.

Generalmente infatti chi si vuole separare per tali fini non presta la minima attenzione a quel che viene scritto nel ricorso; gl’interessa il risultato (indiretto) per cui chiede di separarsi, mentre spesso non legge nemmeno il contenuto delle condizioni… che egli stesso sta chiedendo di applicare.

Ancora peggio, a volte l’interessato recupera, magari da chissà quale angolo d’internet, un fac-simile che completa e stampa per conto suo, senza avere il minimo supporto tecnico-giuridico.

Nel far ciò si dimentica (o meglio s’ignora) che la legge -e il tribunale che la applica- non prevedono separazioni ‘finte’; anzi, se il giudice che ascolta i coniugi dovesse percepire l’inesistenza della crisi della coppia, non potrebbe far altro che rigettare il ricorso.

Dunque una separazione omologata (=approvata) dal tribunale è una separazione vera e propria, a ogni effetto di legge.

 E può essere azionata dall’interessato.

Perciò se uno dei due coniugi ha in cuor suo l’intenzione di separarsi davvero, ottenuta la separazione ‘finta’ (ma per la legge verissima) non dovrà far altro che pretenderne (con le buone o con le cattive) l’attuazione ed esecuzione, potendo ad es. pretendere che l’altro esca dalla casa coniugale, versi l’assegno pattuito etc.

A parti invertite, il coniuge economicamente a carico (esempio classico: la moglie casalinga) potrebbe ritrovarsi ad aver firmato un accordo per cui ‘ognuno dei coniugi provvede da sè

al proprio mantenimento’; in pratica, pur non avendo reddito non avrà diritto a un assegno mensile (e queste sono condizioni che non si possono cambiare -nemmeno in tribunale- se non cambia la situazione economica dei coniugi).

Se pensate che sia un’ipotesi remota, vi sbagliate di grosso.

Ho avuto personalmente a che fare con persone che, separatesi per evitare l’aggressione dei creditori dell’altro coniuge, sono poi venute in studio sospirando per dire che tutto sommato il loro matrimonio tanto bene non andava e dunque quella separazione, teoricamente solo di carta, sarebbe stata azionata e applicata davvero.

Contro una simile eventualità non ci sono rimedi legali di facile attuazione.

Dunque in tali casi son dolori, per il coniuge svantaggiato e fors’anche per l’avvocato che gli ha fatto sottoscrivere con eccessiva disinvoltura un ricorso ‘precotto’.

E allora l’unica strada possibile per un avvocato serio (e per i coniugi che non vogliano rischiare di rovinarsi con le loro stesse mani) ritengo sia quella di predisporre e sottoscrivere sempre e comunque un “vero” ricorso per separazione, tagliato sul caso concreto e rispettoso delle condizioni reali della coppia.

Tra l’altro, questo avrà l’ulteriore importante effetto di far ben riflettere assai meglio marito e moglie -e sotto diversi profili.

Se questo alla fine per l’avvocato vorrà dire curare una separazione in meno… poco male.

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Stai pensando di separarti? Clicca qui.

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[L’immagine è di 401K (CC)]

 

SEPARAZIONE, PUO’ INTERVENIRE IN GIUDIZIO IL FIGLIO MAGGIORENNE

 

Ho rilasciato una breve intervista a JusticeTV (canale 586 di Sky) sulla possibilità per il figlio maggiorenne d’intervenire nel giudizio di separazione tra i genitori, recentemente sancita dalla Cassazione (sentenza 4296 del 19 marzo 2012).

L’intervista in video, andata in onda nel JusticeTG, è visibile per i soli abbonati, mentre la (parziale) trascrizione dell’articolo è liberamente consultabile QUI.